Il Santuario di Oropa incorona i nuovi Campioni della Montagna
Biella Piazzo (Bi), 15 ottobre 2022. Saliamo a Biella Piazzo, sede di ritrovo della classica corsa in salita, Biella-Oropa e ci troviamo al centro di un bellissimo borgo di altri tempi, quando si circolava senza auto e senza bici ma a misura d’uomo, magari in sella a un cavallo o un somaro. Adesso i tempi sono cambiati, i cavalli sono lontani e qui le macchine circolano e parcheggiano con molta difficoltà. Per fortuna non è così per le bici e infatti i ciclisti vengono a iscriversi alla corsa, naturalmente in bici, dopo avere lasciato l’auto nei parcheggi fuori dal borgo.
La temperatura autunnale è l’ideale per questo genere di gara, nè troppo fredda né troppo calda e alle 13, quando è quasi ora di recarsi alla base della salita, gli iscritti sono ben 112.
L’organizzazione è curata perfettamente dall’ASD Bike Team A Ruota Libera e la gara, oltre ad essere prova unica di Campionato Regionale della Montagna, è anche l’ultima prova del Trofeo Alpi quota 1000.
Scendiamo da Piazzo con i concorrenti alle spalle e, alle 13,30 diamo il via a un’ascesa di 11 chilometri, con una pendenza media del 6,6% ma con tratti quasi al 13% e un dislivello di circa 640 metri.
L’avvio è fulmineo, subito non si stacca nessuno, ma dopo 2 chilometri di corsa la fila si allunga fino a formare diversi gruppetti. Passiamo nel punto in cui il mitico Pantani ha dovuto scendere di bici per rimettere a posto la catena e poi è ripartito per una corsa diventata leggendaria e raccontata in tutti i libri di storia del ciclismo. Continuando a salire troviamo dei tratti durissimi e solo nel finale la pendenza diminuisce sensibilmente, permettendo di rifiatare fino ad arrivare alla fine del bosco che accompagna la strada. Qui il manto stradale diventa di porfido e improvvisamente il paesaggio cambia e si apre in un vasto pianoro (veramente è un falsopiano ma non so come si dice) in fondo al quale domina magistralmente il complesso del Santuario di Oropa. I corridori impegnati nella gara molto probabilmente non apprezzeranno abbastanza il sontuoso panorama ma non è così per noi, semplici spettatori che ci disponiamo a vedere l’arrivo di tutti i concorrenti.
In fondo al rettilineo d’arrivo, lungo circa 200 metri scorgiamo due figure che si accingono a fare la volata. Il primo a scattare è lo junior Alessio Ferraro Morey dell’US Vallese che stacca leggermente il compagno di scalata Michele Negri del Team MP Filtri, junior anche lui, andando a vincere braccia al cielo in 30’01” e bissando il successo che fu già suo nel 2021.
Terzo, a 32” di distacco, arriva il senior ligure Giovanni Ottonello, seguito da Alessandro Barra e Alessandro Tonello e poi con vari distacchi, tutti gli altri.
Il primo veterano è Filippo Meazzi della Speed Velò mentre il primo gentleman è Roberto Cenci della Ristorocycles. Primo sgA Claudio Colombo e primo sgB Stefano Bilardo.
Tra le donne, lotta serrata tra Monica Coppo e Daniela Gaggini ma è quest’ultima ad avere la meglio con il tempo di 39’17”. Un po’ più indietro, con il tempo di 42’54” il debuttante Andrea Tornielli.
Nel giro di un’ora, esattamente dopo 58’34” dalla partenza, arriva anche l’ultimo concorrente, una signora, della quale, per motivi di privacy, non riveliamo il nome, ma possiamo dire che è felicissima di avere tagliato così dignitosamente il traguardo di questa gara “cult”.
Ritorniamo al borgo di Biella Piazzo, dove è allestita la premiazione sotto la “conchiglia gonfiabile”.
Alla presenza anche del responsabile del Comitato Acsi Ciclismo Novara, Alberto Filippini oltre che di quella di Biella-Vercelli, Carlos Nicolello e Torino e Cuneo, rappresentate dal sottoscritto, Valerio Zuliani, indossano le maglie di Campione della Montagna 2022, il debuttante Andrea Tornielli del GS ’95 Novara, la signora Monica Coppo del Velo Club Valsesia, lo junior Giorgio Bordone (Magicuneo), il senior A Cristian Allamanno della Roadman, il senior B Alessandro Ottino (Roadman), il V1 Andrea Rizzi (Velo Club Valsesia), il V2 Mauro Porro (Bicistore Carcare), il G1 Roberto Cenci (Ristorocycles), il G2 Franco Daloiso (Team a Ruota Libera), l’sgA Claudio Colombo (Roadman) e l’sgB Stefano Bilardo (Team Brico).
La premiazione prosegue con la vestizione dei vincitori del Trofeo Alpi Quota 1000 e ancora con i classificati di tutte le categorie. Poi, mentre il cielo volge all’imbrunire, la piazza si svuota e il borgo ritorna silenzioso.
Prima di lasciare anche noi il bel sito proposto per questo Campionato, in qualità di Responsabile Regionale non possiamo non fare i complimenti a tutti gli operatori della ASD organizzatrice, che con un intenso impegno hanno saputo mantenere vivo il mito di questa salita leggendaria, una volta frequentata solo da cicloamatori ma in tempi recenti sede di tappe del Giro d’Italia e di altri eventi ciclistici internazionali. Bravi.
Valerio Zuliani