Sestriere (To), 26 e 27 giugno 2022. Abbandoniamo il caldo torrido cittadino e ci trasferiamo ai 2056 metri slm del Colle del Sestriere, dove c’è lo stesso sole di prima, ma l’aria è gradevolmente fresca. E’ sabato, la vigilia della Franfondo del Sestriere e, aggirandoci per le strade dell’olimpica cittadina, ci ritornano alla mente le emozioni provate nell’ormai lontano 18 luglio 1992, quando Claudio Chiappucci, dopo una fuga solitaria di oltre 200 km, dopo avere scalato L’Iseran, superato il Moncenisio e attraversato la valle di Susa con il vento contrario, si apprestava a raggiungere Sestriere tra ali di folla mai viste da queste parti, inseguito da Indurain, Bugno, Vona, arrivato poi secondo a 1’34” e tanti altri con ritardi più pesanti. Ebbene il tempo è passato, ma l’emozione di allora è riaffiorata perché indimenticabile. E per farcela rivivere ancora una volta e festeggiare il protagonista di allora, a 30 anni di distanza, gli organizzatori della Granfondo hanno invitato Chiappucci e il giornalista Beppe Conti, per farci sentire a “viva voce” in un pubblico “talk show” in piazza, le emozioni e i pensieri di allora e di adesso dell’inimitabile campione. Era presente anche Fabio Aru, che a neanche 32 anni ha abbandonato l’attività professionistica. Aru è il più recente vincitore qui a Sestriere, dove arrivò primo nella penultima tappa del Giro 2015, proprio dopo avere scalato il Colle delle Finestre. Assistiamo ai bei racconti dei protagonisti, arricchiti dai preziosi aneddoti di Beppe Conti e intanto ci prepariamo all’evento di domani, che fa parte del circuito Specialized Granfondo Series, che comprende anche la BraBra, la Mont Blanc e la Tre Valli Varesine.
Sveglia prestissimo perché la partenza è alle otto da Borgata. Tutte le auto e le moto che accompagneranno e scorteranno la corsa sono pronte, la temperatura è sui 9°, fa quasi freddo, ma i corridori sentono solo la voglia di partire al più presto. Davanti a tutti ci sono Aru e Chiappucci che rilasciano brevi dichiarazioni. Ma è ora di andare. Si parte!
Tra i concorrenti c’era uno che non stava più nella pelle: è il numero 27 (non ne conosciamo il nome perché non abbiamo l’elenco degli iscritti), che affronta la salita da Borgata a Sestriere, poco più di 3 km e 225 metri di dislivello positivo, come se in cima ci fosse già il traguardo. Gli altri lasciano fare, la corsa è ancora lunga. Anche la discesa che conduce a Cesana è affrontata dal battistrada e dal gruppo a rotta di collo. Poi la discesa diventa più “morbida”, si attraversa Oulx e si affronta la breve ascesa di Salbertrand. L’avvicinamento a Susa determina la formazione di una serie di gruppi e gruppetti, il più grande dei quali conta di circa 300 unità ma, raggiunto il capoluogo che dà il nome alla valle, s’inizia a salire verso Meana. Qui le pendenze sono le più arcigne di tutta la scalata, 14/15%. Molta gente applaude il passaggio dei cicloamatori che nel frattempo trovano il loro passo e si dividono ulteriormente. All’uscita di Meana troviamo al comando Luca Vergallito “accompagnato” da Fabio Aru, che naturalmente non collabora, essendo in gara solo come ospite. La strada è strettissima e altrettanto i tornanti che affrontiamo. Poi arriva lo sterrato e piano piano la vegetazione si dirada lasciando il posto ai prati di montagna. Il fondo stradale, aperto al traffico dalla Regione Piemonte solo 11 giorni fa, il 15 giugno, è ottimo, per quel che consente la terra battuta. Si sale seduti con il “rapportino” e, prima di arrivare in cima, troviamo la nebbia, fortunatamente poco fitta. E’ un vero peccato perché il panorama senza le nuvole basse sarebbe stato meraviglioso e dal colle si sarebbero visti moltissimi tornanti con i corridori che salivano.
Raggiungiamo i 2176 metri della cima del Colle delle Finestre dopo 18,5 km di salita, di cui 7,8 su strada sterrata e abbiamo fatto, in un colpo solo, 1684 metri di dislivello. Un fornitissimo ristoro con ogni ben di dio, ci sono anche le barrette, accoglie i concorrenti che si fermano a prendere fiato. Noi invece ci buttiamo nuovamente in discesa inseguiti dai due fuggitivi, Vergallito e Aru. Un solo corridore li insegue a circa due minuti, gli altri sono a oltre 3’. Superiamo Usseaux e piombiamo nuovamente in val Chisone, a quota 1360, dove la strada torna a salire.
La perfetta organizzazione dell’evento ha messo in assoluta sicurezza la gara e i concorrenti salgono indisturbati verso Sestriere, dove si trova il primo traguardo, quello della Mediofondo di 97 km. Chiediamo ai due fuggitivi se la loro corsa finisce lì, ma entrambi, fuggitivo “vero” e Aru, fanno di no con il capo. Superiamo nuovamente il Colle del Sestriere e ci “precipitiamo” verso Cesana passando da Grange Sises. Ho scritto “precipitiamo” perché i due scendono a oltre 90 km/h su una strada ricca di sobbalzi. Incontriamo anche due ragazze a cavallo che ci salutano ma noi non facciamo in tempo a rispondere. A Cesana si torna nuovamente a salire, questa volta verso il traguardo finale. Il vantaggio dei fuggitivi si è dilatato ulteriormente e i due salgono chiacchierando come se stessero facendo una passeggiata cicloturistica. Ci fermiamo ad aspettare gli inseguitori ma il distacco è notevole, quasi 10 minuti sul secondo concorrente.
Prima del traguardo Luca e Fabio si salutano e Luca Vergallito va a prendersi i meritati applausi della folla ammassata dietro le transenne. Ha percorso i quasi 122 km in 3 ore 52 minuti e 18 secondi, alla media di 32,4 km/h, percorrendo quasi metà gara in “solitudine assistita” (era con Aru, ma Fabio, essendo ospite, non ha mai tirato, gli ha solo tenuto compagnia). Al secondo posto si classifica Federico Scotti a 9’37” e subito dopo Wladimir Cuaz a 10’02”.
Bravissime anche le donne: prima Samanta Arnaudo, con il tempo di 4h19’58” e media 28,1 km/h, seguita da Sara Mazzorana, 4h34’31” e Michela Tallone in 4h56’05.
La medio fondo ha visto primeggiare il torinese Filippo Ghiron, in 3h11’32”, alla media di 30,3 km/h sui 97 km percorsi.
Al secondo posto il braidese Fulvio Rosso in 3h16’17”, seguito da Gabriele Corti in 3h18’41”.
Tra le ragazze si è affermata Roberta Bussone, tempo 3h32’58’’, alla media di 27,3 km/h, seguita da Lisa Aime (3h34’49’’) e Chiara Ciuffini (3h41’31).
Gli arrivi si susseguono a lungo e chi taglia il traguardo è stanco ma reca sul viso l’espressione di felicità di chi è riuscito a portare a termine l’impresa sognata. Si, perché a questo tipo di manifestazioni qualcuno viene per fare risultato ma la maggior parte è qui per la soddisfazione e la gioia di avere completato la gara che per giorni e giorni racconterà ad amici e parenti.
Dopo il gustoso “pasta party” che in realtà è un vero e proprio pranzo assistiamo alla lunghissima premiazione e alla vestizione delle maglie del circuito Specialized GF Series. Infine, a pomeriggio inoltrato, c’immergiamo nel traffico del turismo domenicale per raggiungere la ben più modesta normalità cittadina.
Per chi non ne avesse avuto abbastanza, gli organizzatori della GSR Alpina danno appuntamento a sabato 23 luglio perla cicloscalata Usseaux-Colle delle Finestre, questa volta tutto su asfalto.
Classifica Granfondo e Mediofondo Sestriere
GRANFONDO MASCHILE
1. Luca Vergallito 3h52’18’’
2. Federico Scotti 4h01’55”
3. Wladimir Cuaz 4h02’22”
GRANFONDO FEMMINILE
1. Samanta Arnaudo 4h19’58”
2. Sara Mazzorana 4h34’31”
3. Michela Tallone 4h56’05”
MEDIOFONDO MASCHILE
1. Filippo Ghiron 3h11’32”
2. Fulvio Rosso 3h16’17”
3. Gabriele Corti 3h18’41”
MEDIOFONDO FEMMINILE
1. Roberta Bussone 3h32’58’’
2. Lisa Aime 3h34’49’’
3. Chiara Ciuffini 3h41’31’’
Valerio Zuliani