Quando le lacrime dicono più di mille discorsi, ti accorgi che sono dei lampi che sfuggono al regista e al passare dei titoli di coda ti rendi conto di quanto era prezioso, lungimirante, vero e sincero Angelo Bonalumi, il miglior giudice di gara del nostro movimento, un uomo che ha raccolto poco rispetto alla generosissima semina. I suoi amici Rapaci, si sono radunati alcune settimane fa e hanno deciso che un uomo come Angelo meritasse una giornata tutta sua e nella specialità che più amava, il ciclocross, un piccolo mondo antico fatto di parcheggi che si trasformano in sagre popolari dove sorrisi e pianti, amori e simpatie sono pane quotidiano e lui si lasciava, buono com’era, emotivamente coinvolge diventando un punto cardinale per chi come lui amava questa specialità troppo spesso trascurata. La gigantografia di Angelo Bonalumi, alloggiata sul cavalletto sotto il traguardo, ci restituisce una sua bella immagine ed è proprio da li che i suoi colleghi coordinati da Barbara Filippini, colei che più di tutti ha sofferto questa tragedia, dà il via alla gradita presenza di uno straziante Simone Bonalumi che non ha più lacrime, visto che in poco più di un mese ha visto salire al Padre tutt’è due i genitori e questo memorial in ricordo di suo padre , forse, allevia in parte il suo dolore per aver capito che questa gara al Condor Park di Cimbremberg ( Cimbro di Vergiate) è molto molto di più di una semplice gara, è un abbraccio ad un uomo vero che ha dato tanto al nostro ambiente amatoriale, è una lode al cielo, è una carezza ai nostri valori, sani e semplici come il ciclocross, specialità in cui più sei sporco fuori e più sei pulito dentro!
Le cronache di gara per una volta passano in secondo piano, quello che conta è che tantissima gente, ben 140, hanno voluto ricordare Angelo saltando, spingendo, scartando, sfrecciando, arrancando , gioendo e qualcuno addirittura piangendo al ricordo di un amico genuino come il vino dei colli Euganei. A vincere fra le 18 donne in gare sono state la giovane Laura Vecchio, pupilla di Angelo Bonalumi e … Zia Daniela Di Prima in virtù di una condizione fisica più che buona. Fra i G1 un gande Mauro Tursi, che da tempo non sedeva al tavolo dei vincitori, famelicamente sta divorando i suoi avversari, come dimostrano le sue cinque vittorie in sei gare mentre fra i G2 è stata lotta dura e pura fra Massimo Valsesia ed Eugenio Cossetto che vince la gara anche in virtù del fatto che Massimo è stato …. sconfitto da una foratura proprio mentre si produceva nel forcing finale.
Nulla di nuovo sotto il cielo dei …vecchietti, Claudio Biella ( super A) e Lucio Pirozzini ( super B) restano imbattuti dopo 9 gare e ancora non si capisce chi potrebbe infliggere loro un minimo di purgatorio. E’ andata come doveva andare nell’agguerrita schiera degli junior, o meglio, come Manuel Ballinetor si augurava che andasse, perché vincere sotto la sguardo della sua morosa battendo un fortissimo Davide Monetta significa farsi una doccia di autostima esattamente come la vittoria di Alessandro Agrini ( S2 )che si gode una splendida giornata, stravissuta per aver battuto un grandioso Davide Belletti e un concentratissimo Andrea Mora. E il senior 1 Samuel “Zorro” Mazzucchelli? Semplicemente fa –vo- lo- so, parte ultimo per un litigio furioso con la fettuccia che aveva il permesso di soggiorno e poi si produce in una rincorsa furiosa su un percorso intasato come l’Autolaghi nell’ora di punta e in meno di trenta minuti recupera tutti per esibirsi poi in un assolo che sembra un messaggio ai naviganti, come dire, qui comando io, questo è il mio percorso , qui ci vivo e ci lavoro. E basta! Prendono quota le quotazioni del veterano 2 Vincenzo “Stallone” Crivellari e spaccano un equilibrio già precario di suo, esattamente come nella categoria dei cugini veterani 1 dove due attaccanti per vocazione si sono sfidati a viso aperto ma a prevalere alla fine è stato il più cinico Viola che ha sfruttato un leggero momento di flessione del Golden Boy e figlio d’arte Pivotto. Chiude la saga delle vittorie il debuttante Jacopo Barbotti.
Terminata la gara al Condor Park, ci si porta all’oratorio di Cimbro per un grandioso ristoro a base di torte fatte in casa e decine e decine di chili di polenta al Palzola che la numerosa famiglia Sottocorna e i Rapaci hanno predisposto e quando il giovane sindaco ed ex boxeur Maurizio Leorato ha ricevuto il microfono, ha avuto parole di stima per il suo concittadino Gregorio Sottocorna invitandolo a ripetere la gara. Parole che sembrano musica per le nostre orecchie e ci rallegriamo all’idea che una favola come quella del “Memorial Angelo … c’è” possa approdare nel porto sicuro di Cimbremberg (Cimbro), piccolo borgo ma pieno di vita grazie alla dinastia Sottocorna e ai Rapaci, tutta gente appassionata, anzi, malata di ciclismo!