Una graditissima compagine è ospite oggi nel nostro spazio virtuale: l’ A.s.d. Melato.
D. Prima domanda di rito: una valutazione sulla situazione attuale – ripresa, riflessioni, criticità…
R. Sapevamo fin dall’inizio che quella del 2020 sarebbe stata una stagione “insolita” per il nostro team, ma ovviamente mai avremmo pensato lo fosse così tanto. A dicembre 2019 è venuto a mancare, a causa di un’infausta malattia, il nostro storico Presidente, nonché fondatore, Melato Luigi. Si è deciso comunque di proseguire con l’attività ciclistica sia per gli importanti risultati raggiunti dal 2011, anno di fondazione dell’associazione, ad oggi, sia per gli impegni presi con gli atleti ma specialmente per onorare il nostro Presidente Luigi al quale sono subentrati i figli Silvia e Pierluigi nella Presidenza.
A febbraio la stagione era iniziata davvero “con il botto”, alla classicissima di Sant’Eufemia (Pd), denominata “Campionato d’inverno”, il nostro portacolori Zuanon Daniele si è classificato al primo posto fra i giovani, una vittoria che aspettavamo da anni e che finalmente era arrivata.
Da quel giorno stop totale alla nostra attività amatoriale a causa del Covid-19, inizialmente sospensione delle gare, poi addirittura il lockdown…tutti costretti ad allenarsi ancora sui rulli o a prendersi una bella pausa. Ad agosto sono riprese le prime gare ciclistiche amatoriali in qualche Provincia, ma la presenza del nostro team è decisamente marginale a causa sia della paura di un possibile contagio e sia per il fatto che comunque la stagione è ormai considerata persa, campionati non ce ne saranno e si è consapevoli che da un momento all’altro è possibile che ci sia un ulteriore stop.
Non è facile prevedere come sarà il 2021, a parte l’incognita legata al virus, si dovrà fare i conti anche con la crisi economica che si farà sentire specialmente nei prossimi mesi. Anche il settore ciclistico avrà delle ripercussioni legate ad un sicuro minore appoggio da parte degli sponsor la maggior parte delle realtà dovrà rivedere i propri programmi o addirittura chiudere.
Questo anno così negativo e la pausa dalle manifestazioni agonistiche ci hanno dato la possibilità di avere un momento di riflessione sul nostro settore ciclistico, un’opportunità per rivedere la nostra attività amatoriale. A mio avviso la lontananza dall’agonismo per molti atleti ha fatto un po’ scemare quel desidero di competitività, quel continuo volere migliorare le proprie prestazioni ciclistiche per raggiungere chissà poi quale risultato e si sta assistendo sempre di più al ritorno di un’uscita in bici per puro divertimento, per fare un giro con i compagni di squadra ed amici o, perché no, con la propria famiglia.
D. La visione di Borgna e il futuro delle gran fondo...un parere?
R. Sebbene la nostra attività amatoriale sia concentrata principalmente sulle competizioni in circuito, alcuni week-end son stati dedicati alla partecipazione di una gran fondo ovviamente sempre accompagnati dalle rispettive famiglie, cercando di unire l’utile (gara) al dilettevole (gita con la famiglia). Quasi sempre si è affrontata la gara per il puro piacere di percorrere strade nuove o bellissime salite in compagnia dei propri amici, lo spirito agonistico è spesso stato messo da parte, in quanto non era comunque possibile piazzarsi nei primi posti della classifica per quanto alto sia il livello di certi atleti che prendono parte alle gare.
Alle gran fondo possiamo assistere alla partecipazione di due gruppi distinti di atleti: un primo gruppo, il più numeroso, partecipa per il puro piacere di pedalare e fare una scampagnata o per misurarsi con se stesso, un secondo gruppo partecipa invece per il puro spirito agonistico, spesso sono atleti che alle spalle hanno un passato nel professionismo, un team di un certo peso, compagni di squadra che fanno da gregari e via dicendo, e negli anni senza dubbio questa presenza ha portato a snaturare quella che è la vera essenza delle gran fondo, portandole da manifestazione cicloturistiche a eventi fortemente agonistici.
D. Il motto del team, la presenza femminile, numeri e proposte…?
La nostra squadra è nata nel 2011 ad opera del nostro Presidente Melato Luigi con un grande passato da ciclista, e dei figli Pierangelo, Pierluigi e Silvia ai quali il papà ha saputo trasmettere negli anni una grande passione per questo bellissimo sport diventando anch’essi ciclisti. Fin dall’inizio i tesserati sono stati per lo più amici di famiglia e questa è una nostra caratteristica che ci ha accompagnato negli anni, si è semplicemente voluto creare un gruppo di amici per le uscite in bici, per andare alle gare e con cui fermarsi poi a pranzo o a cena una volta terminata la competizione.
Ogni anno il team ha avuto almeno una presenza femminile, stiamo parlando ovviamente di Melato Silvia che, oltre ad essere la nostra attuale Presidente, per anni è stata ed è una portacolori del team che ha raggiunti buoni risultati anche a livello nazionale specialmente nelle gare su strada. Da quest’anno si è aggiunta Debora Guglielmini, fidanzata del nostro portacolori Guido Girardi, che si destreggia in gran fondo e cronoscalate e che ovviamente segue il fidanzato alle varie competizioni. Anche se non tesserate, giocano un ruolo fondamentale nel nostro gruppo tutte le fidanzate e mogli che, magari con bimbi a seguito, accompagnano i nostri atleti alle varie competizioni tifando, passando borracce di acqua e via dicendo.
D. Progetti imminenti?
R. Per il prossimo anno il team ha già previsto un leggero aumento dei tesserati, nuovi giovani amici entreranno a fare parte del nostro gruppo, coordinati oltre che dalla Presidenza anche da Daniele Zuanon, nostro portacolori nonché compagno di vita del Presidente Silvia. Se l’attività agonistica ripartirà, come di consueto, prenderemo parte alle competizioni regionali e nazionali di ciclismo su strada, al Campionato Veneto di Ciclocross con il nostro Zuanon e a qualche gran fondo, ovviamente sempre accompagnati dalle nostre famiglie. Nel 2019 il team ha conquistato circa 60 vittorie, speriamo di raggiungere lo stesso risultato, ma ovviamente la cosa più importante sarà ripresentarsi al via con un gruppo unito, presente e affiatato.
E. Pellegrini