La presentazione del Giro d’Italia d’Epoca 2024 ha avuto luogo nella prestigiosa Sala d’Onore del CONI, un evento che ha visto la partecipazione di numerose personalità di spicco, sia in presenza che via video.
In primo piano, la Presidentessa Michela Moretti Girardengo e la Vicepresidentessa Gioia Bartali, entrambe portatrici di cognomi che risuonano nell’epopea ciclistica italiana. Michela è bis-nipote di Costante Girardengo, mentre Gioia è la nipote di Gino Bartali, figure che hanno incantato l’immaginario degli italiani.
La lista degli ospiti d’onore comprendeva illustri personaggi come i “padri” dell’Eroica, Giancarlo Brocci e Franco Rossi, il Presidente del CONI Giovanni Malagò, il Presidente nazionale ACSI Antonino Viti, il Vicepresidente e responsabile Settore Ciclismo ACSI Emiliano Borgna, la campionessa olimpica Novella Calligaris, attualmente a capo del Club Atleti Olimpici Azzurri d’Italia, Giuseppe Roma e altri eminenti rappresentanti.
Tutti riuniti per celebrare la gestione femminile del Giro d’Italia d’Epoca, un evento che attraverserà 14 tappe e 13 regioni italiane, isola compresa. Sarà un viaggio lento e affascinante, ricco di storia, incontri, prelibatezze eno-gastronomiche e bellezze naturali, architettoniche ed umane.
Michela Girardengo ha sottolineato l’importanza di questo viaggio come un percorso della memoria, un mezzo per ricordare la storia, il passato e gli uomini che l’hanno scritta.
Ma il Giro d’Italia d’Epoca va oltre la mera nostalgia. Attraverso la conservazione delle strade bianche, il restauro delle biciclette antiche e l’utilizzo di abiti vintage, promuove la sostenibilità e l’approccio al viaggio in cui il carburante è rappresentato dal cibo tradizionale, lontano da barrette e integratori, con al massimo un buon bicchiere di vino locale.
Questo non è solo un evento d’epoca, ma un’iniziativa che promuove il concetto di non spreco, recupero e riutilizzo. Le biciclette storiche, i vestiti di lana ricamati a mano, i caschetti di cuoio, diventano improvvisamente il futuro, un futuro fatto di consapevolezza e attenzione a consumare in modo responsabile.
E poi, l’emozionante momento della presentazione delle tappe, con accenti che si intrecciano tra il fiorentino de La Lastrense, il romagnolo de La Divina e il lombardo de La Viscontea, creando un linguaggio unico e accattivante.
In un attimo, la solennità si dissolve, lasciando spazio a un’atmosfera leggera e profumata di campi e terra. Ci si trova a pedalare virtualmente tra le strade caratteristiche come la salita di Superga de La Canavesana e a gustare specialità come il gnocco fritto de La Lambrustorica. Ci si immerge nelle bellezze architettoniche e naturali, in un viaggio che è allo stesso tempo attività fisica, scelta ambientale, viaggio culturale e impegno civico.
Il Giro d’Italia d’Epoca è un viaggio meraviglioso lungo 1500 km, destinato a diventare la scoperta dell’Italia di un tempo, auspicando che questa esperienza possa plasmare l’Italia del futuro.